Nelson Mandela, Amy Winehouse...

Il mio grande amico Emanuele Tenderini, si è chiesto perchè ha dovuto vedere Amy Winehouse cantare al compleanno di Nelson Mandela.

Io mi chiedo anche se era necessario fare una diretta televisiva da Hyde Park... Ma io sono una persona abbastanza particolare.

Anyway. Parliamo della presenza della Winehouse. La persona sbagliata nel posto sbagliato. Sempre e comunque.

Detesto questo prototipo di star maledette. Questa cosa funzionava per gente come Jim Morrison e Jimi Hendrix. Già Kurt Cobain era fuori tempo massimo.

Sembra quasi che la popolarità e la bravura di un musicista (che parolona) si misurino sulla base delle volte che è stato ricoverato in clinica per disintossicarsi o dalle volte che è finito in overdose. Ormai la Winehouse fa notizia se è sobria.

Nelson Mandela. Il simbolo del Sudafrica. Il 90% percento delle persone presenti al concerto probabilmente non aveva idea di chi fosse quell'anziano signore di colore. Non parliamo poi del numero 46664, ossia il numero identificativo che Mr. Mandela aveva mentre era in carcere. Si narra di persone sperdute ad Hyde Park a chiedersi il senso di quel numero...

Forse sono polemico (togliamo pure il forse) ma non ho mai creduto in queste manifestazioni. Non dico che i musicisti che vi partecipano non credano nel messaggio che si vuole mandare, ma sono convinto che la gente assiepata sotto il palco, se ne frega altamente del messaggio. La gente vuole la musica. La gente vuole Amy Winehouse.

E allora diamo alla gente Amy Winehouse. Godetevela, perchè non credo che arriverà alla soglia dei 30 anni. E pensare che, se per un caso del destino, la piccola Amy si dovesse spegnere all'età di 27 anni, verrebbe catapultata automaticamente nell'0limpo dei musicisti maledetti. Perchè Jim Morrison, Jimi Hendrix e Kurt Cobain... Esatto. Avevano 27 anni.
Coraggio, la speranza è l'ultima a morire.