giovedì 10 luglio 2008

Dal sito di Repubblica

Victor denunciato dagli amici
"Ho ucciso, ero pieno di droga"


LLORET DE MAR - Tradito dagli amici ai quali si era rivolto a Tarragona: due ragazzi e una ragazza che hanno deciso che Victor non si poteva proprio aiutarlo, che "el Gordo" sospettato di essere l'assassino di quella ragazza italiana, andava denunciato alla polizia. Così, secondo l'ultima ricostruzione degli inquirenti, sarebbe andata la cattura di Victor Diaz Silva, 28 anni, grande e grosso, scapolo, nessun figlio, incensurato regolarmente residente in Spagna a Lloret de Mar da 4 anni.

Cadrebbero così altre ipotesi più complesse e più fantasiose, compresa quella che racconta di altre persone "più grandi" cui Victor procurava ragazze. Cadrebbe (anche se non del tutto) l'idea che ci siano stati dei complici. Resta da chiedersi, però, come mai i poliziotti catalani, dopo averlo interrogato la prima mattina, l'hanno lasciato andare nonostante un vistoso cerotto su un braccio che forse nascondeva i segni lasciati dalle unghie di Federica. Si può pensare che l'abbiano fatto per poterlo controllare a distanza e verificare l'eventuale presenza di complici. In effetti, a partire da quella mattina, Victor è stato sentito più volte e il suo telefono messo sotto controllo. Il giovane ha tolto la batteria e ha tentato la fuga, ma a Tarragona, per cercare gli amici, ha dovuto rimetterla ed è stato riagganciato.

La cattura. Invece, se le cose sono andate come hanno raccontato gli uomini del "Mossos d'esquadra", tutto è più semplice e drammatico insieme. Victor, dunque, arriva a Tarragona e va a cercare alcuni amici conosciuti sulla Costa Brava. I giovani hanno sentito della morte di Federica, non vogliono aiutarlo e decidono di chiamare la polizia. Uno trattiene Victor in un bar, gli altri avvisano le forze dell'ordine. E, proprio nel bar, prima dell'arrivo dei poliziotti, Victor confessa all'amico di aver "ucciso una persona. Il miscuglio di alcol e droga - dice - può portarti a errori terribili". La cosa confermerebbe la testimonianza di chi, a Lloret de Mar l'ha sempre visto strafatto di cocaina: uno o due grammi al giorno.

Fatto sta che i poliziotti arrivano, lo prelevano con la faccia stralunata e la maglietta celeste della nazionale uruguayana e lo portano in prigione. Stamane l'arrivo al commissariato di Blanes dove viene fotografato mentre i poliziotti lo fanno salire su un cellulare e la gente gli urla "bastardo" e "assassino". Poi un primo interrogatorio. Ora Victor Diaz Silva è a disposizione dell'autorità giudiziaria che dovrà decidere se tenerlo in galera e incriminarlo formalmente per l'omicidio di Federica.

Le foto. Altre foto, però, davvero terribili, segnano la giornata- Fanno parte della cronaca dei fatti, descrivono, in piccola parte le ultime ore spensierate della ragazza. Si vedono Federica e Victor abbracciati e un po' bevuti in un bar di Lloret de Mar, poche ore prima della tragedia, prima che il giovane uruguayano si trasformasse in un mostro e uccidesse la ragazza. Foto apparentemente innocenti, le ha scattate, la notte tra il 30 giugno e l'1 luglio, l'amica di Federica, Stefania Perin. Poi i carabinieri le hanno sequestrato la macchina fotografica e Sky, questa mattina, le ha trasmesse. Nelle immagini lui fa il cascamorto e la bacia su una guancia tutto abbarbicato a lei, Federica è allegra ma, nello stesso tempo, sembra quasi imbarazzata. Poi si vede Victor da solo, l'aria decisamente sconvolta, ma fa il segno di vittoria.
La casa. A Lloret de Mar è stata perquisita l'abitazione di Victor. Si trova in Carrer de Joan Lambert al numero 33, secondo piano, interno 5. Di fronte c'è un albergo, il "Mercedes" dove lavora il fratello della ragazza con cui Victor aveva una storia e dove lui, ogni tanto, dava una mano. Il direttore dell'hotel dice che lo consideravano un po' sciocco e imbranato ma del tutto innocuo. Anche se a una domanda diretta sull'eventuale uso di droghe da parte del giovane, l'uomo risponde: "Non mi stupirei che lo facesse". A quanto pare, fino all'anno scorso, Victor aveva un'auto. Da diversi mesi, però, girava a piedi.

La madre. Adesso, anche Aldo Pardo, il vulcanico ed esagerato legale della famiglia Squarise, dice che la polizia spagnola si è comportata bene. Ma le parole più dure da ascoltare sono quelle della mamma di Federica, Mariagrazia: "Basta, ora rivoglio tutti i miei figli a
casa".

"Sono tutti scossi: la notizia è arrivata nella notte - ha spiegato ancora l'avvocato -. E c'è questa voglia di riabbracciare simbolicamente la figlia. La notizia dell'arresto di Diaz è stata accolta abbastanza bene ma comunque il fatto che abbiano arrestato questa persona non toglie lo sconforto di aver perso Federica". La mamma della ragazza "è scossa e cosciente ed ha espresso stamani questo desiderio: che torni presto la salma, che tornino gli altri figli - Roberta e Mattia - perché desidera tutta la famiglia unita". Un dolore immenso che oggi Lloret del Mare ha salutato mettendo le bandiere a mezz'asta in segno di lutto.

(Repubblica.it)

Avrei voluto scrivere fuomi di parole, ma sei risultato solo volgare e scontato. Ho preferito riportare la notizia, citando la fonte.

1 commento:

Anonimo ha detto...

a parte il dolore si.. ma con chi ce l hai? io con gli uomini.. oggi..